Benvenuti al mio blog bilingue di cucina casalinga / Bienvenidos a mi blog bilingüe de cocina casera

lunedì 27 giugno 2011

Ciambella soffice bicolore/ Rosca suave bicolor





Per una dolce merenda abbiamo preparato questa deliziosa ciambella bicolore, l’impasto è quello solito di mia mamma ma ho diminuito le dosi, quindi ho pesato tutto ed ecco qua le dosi per ¾ impasto. Ma prima della ricetta volevo ringraziare a tutti per i bellissimi commenti dopo la botta del mio piccoletto. Grazie a Dio sta bene, ematoma e lividi sono praticamente spariti. Un bacione enorme a tutti e ancora grazie!!!!


Ingredienti:

180 g di farina con lievito molino Chiavazza

80 g di zucchero

100 ml di latte

50 ml d’olio di girasole

1 busta di vanillina

3 cucchiai di cacao

2 uova

Scorza grattugiata di mezzo limone

Imburrare ed infarinare uno stampo per ciambella.

Scaldare il forno a 180 gradi.

In una ciotola sbattere le uova con lo zucchero, poi aggiungere il latte e l’olio. Per ultimo un pochino alla volta aggiungiamo la farina con la vanillina e mescoliamo molto bene, finche l’impasto diventa omogeneo. Togliere al impasto ¼ parte e aggiungerle il cacao e un goccetto di latte.

Versare metà del impasto “alla vaniglia” dentro lo stampo, poi versare quello al cacao e per ultimo coprire il cacao con il restante impasto alla vaniglia.

Cuocere per circa 25 minuti, fate la prova dello stecchino inserendolo nella torta, se esce pulito vorrà dire che la torta è cotta.

Una fettina?


ROSCA BICOLOR

Para la merienda preparamos esta dulce rosquita bicolor con la receta de la torta de mi mama, pero con ¾ parte de la dosis, asi que pese todos los ingredientes y este es el resultado, pero antes de dejarles la receta queria agradecer a todos por los mensajes que me han dejado despues del golpe de Patrizio. Gracias a Dios todo ha pasado, hematoma y moretones han desaparecido, otra vez mil gracias a todos!


Ingredientes:

180 g de harina con levadura Molino Chiavazza, 80 g de azucar, 100 ml de leche, 50 ml de aceite de girasol, esencia de vainilla,3 cucharadas de cacao, 2 huevos, cascara rallada de medio limon.

Enmantecar y enharinar un molde para rosca. Precalentar el horno a 180 grados.

En un bols batir los huevos con el azucar, agregar la leche el aceite , la cascara rallada del limon y por ultimo la harina con la esencia de vainilla y mezclar bien hasta que la masa es homogenea.

Quitar ¼ parte della masa y agregarle el cacao. Volcar en el molde ½ de la masa a la vainilla, despues la masa al cacao y cubrir el cacao con el resto de la pasta a la vainilla. Cocinar por aprox 25 minutos. Para saber si esta cocida hacer la prueba del palillo, si clavandolo nella torta sale limpio quiere decir que nuestra torta esta lista!

mercoledì 22 giugno 2011

Gnocchi al ragù e la leggenda delle monete d'oro/ Noquis en salsa y leyenda de las monedas de oro





Mamma mia, mi sembra sia passato un secolo dal ultimo aggiornamento del blog, sono contenta di essere qui a fare quattro chiacchiere con voi tra un gnocchetto e l’altro. Questi sono stati giorni un po’ pesantini ma non posso lamentarmi per che alla fine tutto è andato bene grazie al cielo, il mio bambino ha ricevuto una botta tremenda a casa di mia cognata, credo che solo chi ha vissuto questi momenti può capire la disperazione di queste circostanze, quando cerchi di avere potere di reazione quando sei in ansia, quando cerchi di calmare il bambino ma dentro della tua mente scorrono tantissimi pensieri, quando cerchi di farlo sorridere quando solo vorresti piangere. Grazie a .Dio tutto è andato bene, adesso dobbiamo fare attenzione che non riceva altre botte in testa finche l’ematoma non va via. Oggi abbiamo fatto gli gnocchi con ragù, uno dei miei piatti preferiti, di solito li faccio di giovedì perche da tradizione argentina il giovedì (specialmente il 29) puoi mettere delle monete sotto il piatto cosa che porta fortuna, poi quelle monete si usano solo per comprare pane.


Vi starete chiedendo il perché di questa tradizione, e ci sono tante storie, ma quella che a me piace di più è questa che nasce di una leggenda che ci rimonta al secolo VIII, abitava a Nicosia (Asia) un medico che dopo convertirsi al cristianesimo peregrino per il nord d’Italia, dove gli gnocchi erano già un piatto tradizionale. A quanto racconta la tradizione Pantaleon, realizzo tante guarigioni miracolose grazie alle quali fu canonizzato. Un 29 dicembre Pantaleon, affamato e vestito con stracci dopo tanti giorni di pellegrinaggio busso alla porta di campagnoli veneti per chiedere un po di pane. Questi, commossi l’invitarono a compartire la tavola, anche se povera, piena di buone intenzioni, c’erano soltanto sette gnocchi per compartire tra loro. Il medico-santo ringrazio ai campagnoli e annuncio un anno di pesca e raccolta eccellenti, profezia che si avvero. Quella notte quando pantaleon era andato via, la moglie del campagnolo alzando i piatti da tavola trova una sorpresa inaspettata! Sotto i piatti c’erano delle monete d’oro. Como se questo episodio successe un 29 e per questo motivo che tutti i 29 mettiamo monete sotto il piatto con il desiderio di prosperità e buona fortuna. (informazione pressa e tradotta da me –scusate eheheh- dal blog busco mis respuestas)

Iosato del pure avanzato, del giorno prima cosi invece di buttarlo l’ho riciclato!


Ingredienti:

180 g di pure di patate

1 uovo

200 g di farina per gnocchi e pasta Molino Rosignoli

2 cucchiai di grana padano grattugiato

Preparazione:

Dato che il purè di patate era avanzato l'ho scaldato a fuoco dolce con un pò di latte. Una volta che il purè è tiepido mettere l' uovo e mescolare subito energicamente. Aggiungere un pò alla volta la farina, quando l'impasto e diventato un pochino solido versate tutto sulla spianatoia e cominciate a impastare con le mani aggiungendo farina se fosse necessario. Ma non deve pasare questa quantità di farina altrimenti i gnocchi diventano mattoni.
Formare dei filoncini lunghi con l'impasto e tagliate gli gnocchetti sistemandoli subito su una superficie infarinata un pochino distanti uni degli altri cosi non si attaccano.


Formate le rigature agli gnocchi facendoli scivolare su una forchetta senza premere troppo forte. Lasciar riposare gli gnocchi per un po, nel frattempo…


Facciamo il ragu?

300 g di carne macinata di vitello

1 carota tritata

mezza cipolla tritata

1 tazza di passata di pomodoro

1 salsiccia

Mezzo bicchiere di vino rosso

Mezzo dado per fare brodo.

sale, pepe, basilico e 1 foglia di alloro

Olio evo

Soffriggere la cipolla tritata con 3 cucchiai di olio evo, aggiungere la carota e la salsiccia privata della pellicina insieme alla carne macinata. Salare e pepare. Dopo alcuni minuti versare il vino rosso, quando sarà evaporato unite alla carne la passata di pomodoro, insieme agli aromi e al mezzo dado.

Cuocere a fiamma bassa per circa un'oretta e mezza.

Lessare gli gnocchi in abbondante acqua salata, quando vengono a galla scollarli e buttarli nel ragu. Servire caldissimo accompagnato con formaggio grattugiato.



NOQUIS DE PAPAS CON TUCO DE CARNE PICADA

Me parece que ha pasado una vida desde la ultima vez que publique una receta, asi que estoy contenta de charlar un ratito con ustedes. Estos dias fueron un poco freneticos, nuestro bebe se dio un golpe grande jugando de la tia, creo que solo una persona que paso un momento asi puede entender la desesperacion que se siente cuando queres ser frio y reactivo y a la vez estas en ansia, cuando queres calmarlo y estas llena de miedo o cuando sonreis cuando solo queres llorar. Gracias a Dios ahora Pato ya esta bien, ahora solo tenemos que cuidarlo que no se de otros golpes en la cabeza hasta que el hematoma no se vaya, y eso si que es dificil, por que como todo nene quiere saltar, correr, etc. Hoy hicimos los noqui y pusimos las moneditas abajo del plato como la fradicio lo pide. Para quien no lo sepa en el blog busco mis respuestas encontre:

Aunque la de comer ñoquis los 29 -y colocar dinero debajo del plato- es una tradición que se cumple en la Argentina y en otro países, pocos saben que su origen se remonta al siglo VIII y encuentra en San Pantaleón a su protagonista.
Este joven médico vivía por entonces en Nicosia -Asia Menor- y, tras convertirse al cristianismo, peregrinó por el norte de Italia, donde los ñoquis -gnocci, como se los llama en la península- eran ya un plato tradicional.
Según cuenta la tradición, Pantaleón practicó en Italia gran cantidad de curaciones milagrosas, por las que a su muerte fue canonizado.
La historia de los ñoquis del 29 se vincula a una leyenda que dice que un 29 de diciembre Pantaleón, hambriento y vestido con andrajos luego de peregrinar durante varios días, tocó a la puerta de unos campesinos vénetos para pedirles un poco de pan. Estos, llenos de bondad y conmovidos por su aspecto, lo invitaron a compartir su mesa que, aunque pobre, estaba llena de buenas intenciones: había sólo siete ñoquis para repartir entre ellos y el recién llegado.
Agradecido por poder saciar su hambre, el médico-santo les anunció un año de pesca y excelentes cosechas, profecía que, finalmente, se cumplió. Esa misma noche, al levantar la mesa luego de que Pantaleón se hubo marchado, la mujer del campesino encontró una sorpresa inesperada: debajo de cada plato había varias monedas de oro, con las que inauguraron ese período de prosperidad que el santo de los enfermos les había augurado.
Como el episodio ocurrió un 29, esa es la razón por la que se conmemora ese día de cada mes la tradición de los ñoquis, una de las comidas más sencillas, con las que se alimentaban los pobres del siglo VIII. El ritual que lo acompaña, y que consiste en poner dinero debajo del plato, recuerda el milagro producido esa noche por Pantaleón y simboliza el deseo de nuevas dádiva

ingredientes:

180 g de pure de papas (el mio era pure que me quedo del dia anterior), 200 g de harina para gnocchi e pasta molini Rosignoli, 1 huevo, 2 cucharadas de queso rallado.

Al pure tibio agregarle el huevo y el queso y batir energicamente. Agregar un poco a la vez la harina. Colocar todo sobre la mesada con un poco de harina y amasar. Formar con la masa tiritas que cortaremos a distancia de 1-2 cm y acomodarlos en una superficie enharinada a distancia uno del otro. Pasarlos sobre un tenedor para formarle las canaletas tipicas del noqui.

En tanto que los noquis descansan hacemos la salsa?

Para la salsa:

300 g de carne picada de ternera

1 chorizo

1 zanahoria picada

Media cebolla picada

1 taza de pure de tomates

Medio vaso de vino tinto

Medio cubito para sopa

Sal, pimienta, albahaca y 1 hoja de laurel

Aceite extravirgen de oliva

Freir la cebolla picada con 3 cucharadas de aceita evo, agregar la zanahoria y el chorizo privado de la piel y desmenuzado. Despues agregamos la carne picada. Salar y pimentar, despues de algunos minutos agregar el vino y dejar evaporar el alcohol.Por ultimo agregar el pure de tomates, junto con los aromas y el medio cubito. Mezclar y cocinar a fuego bajo por aprox una hora y media. Agregar un poquito de agua si fuera necesario.

Hervir los noqui en abundante agua salada, y cuando suben a la superficie sacarlos y volcarlos dentro del ragu. Servir bien caliente acompanado con queso rallado.

Buen provecho!

martedì 7 giugno 2011

Budino di pane con ciliegie e uva passa/ Budin de pan con cerezas y pasas de uva




Quando sabato mattina ho aperto la porta e ho trovato questa casetta piena di ciliege ho pensato chi sara mai che l’ha lasciata?, poi ho visto che avevano una uguale i miei vicini da casa, quindi ho pensato fosse un regalo della proprietaria del mio appartamento che ha terre ha Marostica, città famosa per gli scacchi e per le sue ciliegie!

Mi sono sentita come se Babbo Natale fosse arrivato a giugno per che ho una vera passione per le ciliegie! Quando comincio a mangiarle non riesco a smettere, pensate che quando ero incinta di patrizio me le portava una mia amica che abita a Mason Vicentino e mi mangiavo in media 1 kilo al giorno, tutti dicevano “ dai Laura che ti farà male” invece eccomi qui. Patrizio è nato con una macchia rossa ENORME dietro la nuca e tutti hanno risso dicendo che era colpa della mia passione per le ciliegie ahahahahah.

Oggi ho fatto il budino di pane, che un dolce che fa mia madre quando ha accumulato in credenza troppo pane vecchio. Nel mio paese è un dolce che fanno tante famiglie, ovviamente ognuno ha la sua versione, quella di mia madre è con pezzettini di mela, quella di mia suocera mascarpone e uvetta. Questa è la mia:

Ingredienti: (per un budino piccolo di 4 pozioni abbondanti))

Pane raffermo (io ho usato 5 mantovane che avevo da giorni nella credenza)

Latte q.b.

3 cucchiai di zucchero

½ busta di vanillina

Un pugno di uvetta

15 ciliegie

1 uovo

Liquore

Zucchero per caramellare lo stampo

Mettere l’uva passa in ammollo con un po’ di liquore, io questa volta ho usato la grappa per mancanza di altro.

Tirar via la crosta del pane e tagliarlo a cubetti. Coprire il pane con del latte e lasciarlo in ammollo per mezz’oretta o fin che il pane si sarà ben inzuppato.


Scaldare il forno a 180 gradi.

Preparare il caramello e versarlo su uno stampo per budino.

Strizzare il pane e triturarlo con il tritatutto (mia madre lo strizza e lo disfa un po con le mani) poi aggiungere l’uovo sbattuto con lo zucchero, la vanillina, l’uva passa strizzata y le ciliegie senza tagliate a metà e ovviamente private dal osso.



Versare il composto dentro lo stampo per budino, e a sua volta mettere lo stampo per budino in uno ancora più grande per cuocerlo a bagnomaria.

Versare acqua nello stampo piu grande.

Cuocerlo per circa 20 minuti, ma tutto dipende di quanto pane usate per fare il budino, quindi vi consiglio di controllarlo ogni tanto infilando uno stecchino in mezzo al budino, se esce pulito vuol dire che è cotto.


Gradite una fettina? Baci baci!

Con questa ricetta partecipo al contest di Laura del blog Zampetta in pasta, "una tira l'altra"


BUDIN DE PAN CON CEREZAS Y PASAS DE UVA

Cuando el sabado a la manana abri la puerta y vi esta gran caja llena de cerezas me vino la duda de quien me la habria dejado, despues vi que mis vecinos de casa tambien tenian una en su puerta pense que era un regalo de la duena del appartamento donde vivo que tiene campos con cerezos en Marostica, ciudad por excellencia de cerezas.


Me senti como si papa noel hubiera llegado a junio, por que son mi pasion en absoluto, cuando comienza a comer una no logro parar! Imaginense que cuando estaba embarazada de Patrizio mi amiga Marilyn me traia cajas llenas y me comia aprx un kilo al dia, todos me decian que podia hacerme mal, pero aqui estoy. Patrizio nacio con una gran marca roja en la nuca y todos reian de mi diciendo que era por todas las cerezas que habia comido jajajaja.

Hoy hice el budin de pan, que es un dulce que hace mi madre cuando se le junta mucho pan viejo en la alacena. En mi pais son tantas las familias que preparan este dulce, cada una tiene su version, mi mama lo prepara con pedacitos de manzana, o de banana, mi suegra con queso mascarpone y pasas de uva. Esta es mi version:

Ingredientes:para un budin chico de 4 porciones abundantes

Pan viejo, yo use 5 panes, leche c.n., 3 cucharadas de azucar, esencia de vainilla, 1 huevo, un punado de pasas de uva, licor, 15 cerezas. Azucar para acaramelar la budinera.

Poner en remojo las pasas de uva en un poco de licor. Quitar la crosta al pan y cortar la miga dura en dados. Colocar los dados de pan en un bols y cubrirlos con leche, dejarlo en remojo por media hora.

Preparar caramelo en una sarten con 4 o 5 cucharadas de azucar y acaramelar un molde para budin.

Calentar el horno a 180 grados.

Escurrir el pan con las manos y colocarlo en otro bols, agregar el huevo batido con el azucar , 1 cucharadita de esencia de vainilla, las pasas de uva escurridas y las cerezas descarozadas cortadas a mitad.

Volcar el preparado en el bols acaramelado y, a su vez, este ultimo dentro de uno mas grande para cocinarlo a bano Maria (discolpe pero no tengo la letra enie en este pc).

Cocinarlo por aprox 20-25 minutos, de todos modos controlar la coccion pinchando el budin con un palillo. Si sale limpio quiere decir que nuestro budin esta cocido.

Desean una feta de budin? Besos!


venerdì 3 giugno 2011

Panini per hamburguer/ Pancitos para hamburguesa




Ieri mio marito si è svegliato con voglia di hamburger, non so se a voi capita di avere di quelle voglie matte e irresistibili!! Carne macinata ne avevo in freezer ma panini no, quindi chiedendo qualche ora di pazienza alle voglie ho preparato i panini a casa grazie alla ricetta che ho trovato sul blog la cucina di nonna Sole ovvero Solema come la conosciamo tutti noi. Baci cara!

Lei ha presso la ricetta (credo) su cookaround e l’ha modificata, io ho fatto tale e quale a fatto lei, ma senza i semi di sesamo perche mancavano nella mia dispensa, completamente a mano per mancanza d’impastatrice (snifff) e con metà degli ingredienti perché eravamo soltanto in due, comunque sono usciti 6 panini enormi come piacciono a meeee!

Ingredienti (per 6 panini grandi)

150 g di farina manitoba Molino Chiavazza

150 g di farina 00 Molino Chiavazza

12 g di lievito di birra

90 ml di latte tiepido

75 ml d’acqua

1 uovo piccolo

15 g di burro

12 g di zucchero

5 g di sale

Semi di sesamo

Sciogliere il lievito nel latte tiepido. Collocare su una ciotola capiente le farine, fare un bucchetto in mezzo e aggiungere tutti gli ingredienti tranne l’acqua che ho aggiunto un pochino alla volta man mano che amalgamavo gli ingredienti. Una volta che sono abbastanza amalgamati versare tutto su un piano di lavoro e impastare fin che il composto diventa omogeneo. Rimettere tutto dentro la ciotola e coprirla con un canovaccio umido e lasciar lievitare fino al raddoppio del suo volume. Per me ci sono volute due orette.

Impastare ancora per sgonfiare l’impasto. Ho stesso con l’aiuto del mattarello e con l’aiuto del tappo del barattolo del caffe ho ritagliato dei dischi grandi che poi ho anche stesso di piu con le mani. Collocare i dischetti su una placca da forno foderata con carta da forno e coprirli di nuovo con un canovaccio umido e lasciarli lievitare fino al raddoppio del volumen (per me altre due ore)



Scaldare il forno a 200 gradi collocando dentro un pentolino d’acqua.

Spennellare i panini con un po di latte e infornare per circa 25 minuti.

Baci baci!

PANCITOS PARA HAMBURGUESA:

Ayer mi marido se desperto con unas ganas locas de comer hamburguesa, pero siendo feriado no tenia donde comprar los panes por que estaba todo cerrado, asi que decidi de hacerlos en casa. En el blog de nonna sole encontre estos atractivos pancitos, yo segui su receta usando mitad de los ingredientes de los cuales salen 6 panes grandes y no use las semillas de sesamo por que no tenia snifff.

Ingredientes:

150 g de harina Manitoba Molino Chiavazza, 150 g de harina 00 Molino Chiavazza, 12 g de levadura fresca, 90 ml de leche tibia, 75 ml de agua, 1 huevo chiquito, 15 g de manteca, 12 g de azucar, 5 g de sal y semillas de sesamo.

Deshacer la levadura en la leche tibia. Colocar las harinas en un bols grande y en el medio agregar todos los ingredientes menos el agua, que agregaremos un poquito a la vez a medida que vamos amalgamando los ingredientes.

Colocar la masa sobre la mesada y amasarla hasta que todo divente homogeneo. Poner la masa de nuevo en el bols y cubrila con un repasador humedo hasta que duplique su volumen.

Una vez que duplico el volumen colocarla de nuevo sobre la mesada y amasarla de nuevo para desinflarla solo un poco. Estirar la masa con un palo de amasar y cortar discos de pasta del tamano deseado, yo use la tapa del caffe que tiene un diametro grande y la estire aun mas con las manos, por que las hamburguesas me gustan gigantes.

Colocar los discos de masa sobre una placa de horno cubierta con papel manteca y cubrir todo con un repasador humedo de nuevo hasta que duplica de nuevo su volumen.

Precalentar el horno a 200 grados con dentro una ollita o jarrito con agua. Pintar los pancitos con leche y hornearlos por aproximadamente 25 minutos.

Besitos!

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